Quando va la muscia

Primo tempo

Finestra di una casa
con il bianco quadrettato
dal sole mezza invasa
lui col mento un po’ appoggiato
sul bordo del piano
i tasti bianchi e neri
non c’e suono ne rumori
negli occhi ha dei pensieri
chiusi in cerca di colori
ora corre una spiaggia
fatta a scimitarra
lui buttato su un divano
abbraccia una chitarra
una voce in napaletano
eco di un vecchio canto
che cammina in fondo al mare
e gli bagna le labbra
lui se la mette accanto
sulle corde a risuonare

Secondo tempo

Un vicolo di vento
dentro un abito importante
si dondola contento
lui strimpella sul volante
di un’auto scoperta
un po’ di barba scura
nella tenda della doccia
si muove una figura
mentre cade qualche goccia
sulla macchina da scrivere
sopra le gambe
un televisore acceso
facce contorte e strambe
lui su un letto come arreso
sul pubblico che aspetta
dentro il fumo ed il sudore
e scandisce il suo nome
lui sale la scaletta
e si accende un riflettore

Terzo tempo

A lume di candele
una testa reclinata
le braccia parallele
su una tavola apparecchiata
si alza girando
e porta lentamente
una mano sopra il petto
lui prova quasi assente
come passi di un balletto
e i suoi piedi che ora
vanno proprio a tempo
mentre scendono le scale
respira nottetempo
una musica da finale
che piange un organetto
mentre il sole
si va a inabissare tra le case del mondo
lui ciondola su un tetto
a braccia larghe per volare

Quarto tempo

Tra gli alberi di un bosco
lui si aggira diffidente
con uno sguardo fosco
tra i cespugli della mente
e il suo fiato che appanna
un volto in uno specchio
a spiarsi i lineamenti
si vede un po’ piu vecchio
lui bambino si mostra i denti
per farsi paura
dentro un videogioco
immagini di vita reale
sul dito che fa fuoco
contro i demoni del male
ui in piedi accanto al piano
e raccoglie i fogli li vicino
uno a uno per bene
e se li stringe in mano
poi s’incurva in un inchino

Fine – Tra le ultime parole d’addio e quando va’ la musica –

Son le ultime parole
che ho pensato in questa stanza
e sono poi le sole
e non sono mai bbbastanza
per dire che Grazie
io li ringrazio tanto
tutti quelli che han suonato
che sono stati accanto
quelli che hanno un po’ aspettato
che fosse la fine
e non so piu’ davvero
se e’ tutto bello o tutto brutto
quanto c’e’ di sincero
o quanto ho fatto e’ farabutto
comunque si va avanti
ci si alza dalla sedia credimi Crediti
perche’ per tutti quanti
questa vita e’ un po’ commedia
tra le ultime parole d’addio
e quando va la musica

e quando va la musica
e’ musica che va
su un’altra musica che verra’
per noi che siamo qua
tra le ultime parole d’addio
e quando va la musica

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